Permettete due parole fuori dal verbale? Che ci insegnano la scuola e la famiglia? Che quelli là, sarà la vita a condannarli! Beh, qui siamo d’accordo. Diglielo, Sergino! Non appena si risveglia domattina, state certi che dirà: che sia la vita a condannarli, sia la vita a perseguirli! Voi lasciate stare! È tutto guadagnato! Ma perché questa cagnara, se è la vita a condannarli! Non ci badate: Sergino annuisce di continuo ma è sveglio, capisce tutto al volo. Se sta zitto è solo per agitazione, per presa di coscienza, dico, per lucidità. Ehi gente, non ci chiudete dentro: a casa piangono i bambini. Lui deve andare a Chimki, e io a Medvedki. Ma sì, tanto gli autobus non passano, la metro è chiusa, i taxi non ci pigliano. Però, fa piacere che qualcuno ci rispetta qui. Guarda, ci portano, Sergetto, ci danno un passaggio. Non ci sveglierà più il gallo con i suoi chicchirichì, sarà il sergente a tirarci su, come si fa con le persone. Solo la musica ci manca; non appena ci svegliamo… ho infrattato un rublo, Sergetto: i postumi li ricacciamo giù! Epperò, fratello, che fatica il nostro viaggio. Ah, poveraccio… ma sì, dormi, riposati Sergetto.
© Federico Iocca. Traduzione, 2021