Nel mio sonno - fuochi gialli, ed esclamo a voce rauca: - Attendi, attendi - II mattino porta consiglio! Ma anche al mattino niente è così, non c’è quell’allegria: o fumi a digiuno, o bevi dopo la sbornia.         Nelle bettole - una bottiglia verde, tovaglioli bianchi - paradiso per i poveri e per i buffoni, mi sento - come un uccello in gabbia. In chiesa maleodore e penombra, i diaconi fumano incenso. No! Anche in chiesa niente è così, niente è così, come dovrebbe. Sulla montagna di corsa, affinchè non succeda nulla. - in montagna cresce l’ontano, ai suoi piedi il ciliegio selvatico. Almeno il pendio fosse avvolto d’edera, anche ciò sarebbe per me di conforto! Almeno ci fosse ancora dell’altro... Niente è così, come dovrebbe!         Cammino per il prato, lungo il fiume. Luce - ombra. Non c’è Dio! Nel campo aperto i fiordalisi, la strada lontana. Lungo la strada - bosco fitto con le streghe, ed alla fine di quella strada - il ceppo delle esecuzioni con le scuri. Da qualche parte i cavalli danzano al ritmo malvolentieri e lentamente. Lungo la strada niente è come dovrebbe, ed alla fine - ancora peggio. E né la chiesa, né la bettola - niente è sacro! No, ragazzi! Niente è così. niente è così, ragazzi!        
© Elio Berrà. Traduzione, 2008