Riscaldatemi bene la sauna perché un bagno alla bianca farò proprio qui, sulla panca, tra un attimo, la mia anima stanca cadrà. Proprio qui, nel calore più languido il vapore mi infiammerà brucerò nella brace i miei scrupoli la mia voce si scioglierà. Proprio qui, sul mio segno indelebile, l’acqua gelida io verserò il tatuaggio del capo infallibile si farà sul mio petto più blu. Riscaldatemi bene la sauna perché un bagno alla bianca farò proprio qui, sulla panca, tra un attimo, la mia anima stanca cadrà. Che sterminio di boschi e di anime per tracciare percorsi e ansietà sopra il petto Stalin di sagoma e Marinka sull’altra metà. Proprio un bel paradiso magnifico grazie solo alla mia fedeltà barattando con anni di tenebre la mia stupida ingenuità Riscaldatemi bene la sauna perché un bagno alla bianca farò proprio qui, sulla panca, tra un attimo, la mia anima stanca cadrà. Dietro casa al crepuscolo venne a prendermi l’autorità da quel giorno poi mi trascinarono di Siberia in Siberia e più in là. E fu pianto e fu alcool da vomito tra paludi e i sentieri più bui e lui sul cuore per fargli comprendere che quel cuore batteva per lui. Riscaldatemi bene la sauna perché un bagno alla bianca farò proprio qui, sulla panca, tra un attimo, la mia anima stanca cadrà. I dettagli mi mettono i brividi il vapore mi annebbia e io so che scordando le nebbie più gelide in questa nebbia bollente entrerò. I ricordi mi bussano mi han marchiato per sempre, ormai con le frasche mi batto sui lividi sulle tracce dei tempi più bui. Riscaldatemi bene la sauna perché un bagno alla bianca farò proprio qui, sulla panca, tra un attimo, la mia anima stanca cadrà.
© Sergio Secondiano Sacchi. Traduzione, 1992
© Cristiano De Andrè. Canto, 1993
© Eugenio Finardi. Canto, 2008