Mai ho credulo ni miraggi nè ho preparato viaggi per il paradiso, un mare di menzogne ha divorato i maestri gettando i loro resti in fondo a Magadan. Pur guardando dall’alto l’ignorante da lui ero ben poco differente, Budapest non ini ha scheggiato il cuore né ho provato dolore per Praga. Nella saga della vita e sulla scena "Siamo appena ragazzi - noi si strepitava - e ci piace far casino! In un battibaleno si accorgeranno di noi e poi ci apprezzeranno. E a chi è riluttante, gliene daremo tante!" Ma si fiutavano i tempi cattivi prima degli arrivi del gelo. A la lucidità, puttana impudente, chiudeva l’anima a doppio battente. I plotoni ci hanno usato riguardo ma non si osava alzare lo sguardo. Figli della Russia degli anni più bui. i tempi feroci hanno versato vodka dentro di noi.
© Sergio Secondiano Sacchi. Traduzione, 1992