Sul burrone proprio al baratro al limite del buio I cavalli sto frustando sempre più E il cuoio sembra acciaio E non so perché manca l’aria Con ansietà io nebbia ingoio E una voce dentro me mi dicemre che scompaio, io scompaio! Non correte amici miei Nel portarmi via con voi Non correte se frusterò, mai! Cavalli bradi ho avuto in sorte Non potrò fermarli mai Non potrò finire più questo ultimo Io vi abbevererò per restare un po’ qui A cantare ancora qui solo un po’, solo un po’ E sarà un uragano a fermare la mia ora Al galoppo su una slitta Nella neve di una aurora Si ma voi cavalli miei riducete l’andatura E allungate la mia strada per quell’ultima dimora Non correte amici miei Nel portarmi via con voi Non correte se frusterò, mai Cavalli bradi ha avuto in sorte non potrò fermarli mai Non potrò finire più questo ultimo Io vi abbevererò per restare un po’ qui A cantare ancora qui solo un po solo un po Non si arriva mai in ritardo Se c’è Dio che riceve Ma perché gli angeli in coro Hanno le voci così cattive Io non so se è il singhiozzo che fa il suono così grave O son io che non vorrei e urla a voi di andare altrove Non correte amici miei nel portarmi via con voi Non correte se frusterò, mai! Cavalli bradi ho avuto in sorte non potrò fermarli mai Non potrò finire più questo ultimo Io vi abbeverero per restare un po qui A cantare ancora qui solo un po, solo un po
© Sergio Secondiano Sacchi. Traduzione, 1992
© Maria Ilva. Canto, 1993
© Eugenio Finardi. Canto, 2008
© Alessio Lega. Canto, 2009