Sogno un gran falò E brucio nel mio sogno Aspetta un po’ col sonno poi Il senno arriverà. Ma all’alba niente va No, nessuno danza Ti alzi, fumi, e bevi un po’ Per smaltir la sbronza. E allora andiamo in là Un po’ più in là Ancora un poco un poco un poco Un po’ più in là Ancora in là Sempre un poco un po’ più in là. Fiaschi verdi in osteria Bianco il tovagliolo Clown e miseri hanno un cielo E io nemmeno un volo. La chiesa sa di umidità Bruciano l’incenso Niente in questa chiesa va Niente segue un senso. Io mi affanno verso il colle Cerco scampo in su C’è solo un olmo accanto a me Non c’è nient’altro quì. Se almeno un po’ d’edera poi Abbracciasse il colle Sarei felice e invece no Niente qui mi accoglie. In là insieme, Più in là insieme Ancora un poco un poco un poco Ancora un po’ più in là Dietro a un altro fuoco. Rincorro il fiume e Dio non c’è La luce qui colora Campi e fiori intorno a me La strada è lunga ancora. Lungo la strada un bosco E lì danzano le streghe Nelle pieghe dell’oscurità Danzano le lame. Ben sicuri, dei cavalli Ritman la cadenza In questa danza niente va E iuo ne ho già abbastanza Non c’è chiesa non c’è osteria Niente più è sacro ma è già sera. No ragazzi, niente va Niente qui mi attira. E allora andiamo in là, Un po’ più là Un poco, un po’ più in là. Ancora in là, un po’ più in là Dietro a un altro fuoco.
© Sergio Secondiano Sacchi. Traduzione, 1992
© Luciano Ligabue. Canto, 1993
© Eugenio Finardi. Canto, 2008
© Alessio Lega. Canto, 2009